Quello che è successo in questi giorni è di eccezionale rilevanza storica, la portata dei cambiamenti che ne potrebbero scaturire non conoscono precedenti recenti sotto l’aspetto economico, geopolitico e sociale. Il disastro greco si è compiuto con l’approvazione del vessatorio pacchetto di austerity e con il consequenziale via libera al prestito a fondo perduto (perché come abbiamo visto la Grecia, non può pagare) da parte della UE. Subito dopo l’approvazione del piano le borse sono crollate collezionando una serie di eventi assolutamente anomali. L’altro ieri, la borsa di Milano ha subito un attacco durato poco più di mezz’ora contro i titoli bancari italiani, che l’ha fatta rapidamente crollare dal -2,5% ,in linea con le altre borse europee, ad un isolato e solitario -6% (poi recupererà altrettanto velocemente fino a chiudere a -4,3%). Uno scarto enorme in pochissimo tempo: poche persone che di concerto spostano enormi quantità di denaro. Il motivo presunto? Moodys che, molte ore prima, aveva detto banalità risapute sul rischio contagio per l’Italia e altri cinque paesi (che non hanno subito nessun crollo).La notte stessa la borsa di New York perdeva il 9% in dieci minuti, roba che nemmeno durante il crollo delle torri gemelle, motivo? Errore tecnico dei computer poi smentito, anzi no, forse un trader che scrive Billion (miliardi) per Million (milioni), anzi c’è un’indagine, anzi non s’è capito bene…
Il giorno dopo l’errore tecnico colpisce Milano che che si blocca per mezz’ora e dopo una giornata altalenante, Piazza Affari precipita giù in rosso per l’ennesima volta, come all’inizio della crisi finanziaria che poi sarà economica, che poi sarà sui debiti sovrani.
Errori tecnici veri o presunti a parte, l’altro ieri la borsa italiana sull’onda della crisi greca è stata attaccata dalla speculazione, di concerto ed in modo premeditato.
E’ in corso un attacco all’Euro che si concentra sugli stati più deboli sfruttando bond (titoli statali) e CDS (assicurazioni sul default che si trasformano in scommesse a perdere). Il rischio è una deriva greca, i vostri diritti, il vostro salario, il vostro posto di lavoro e la vostra pensione.
Lo scopo? Gli stati occidentali sono tutti in una palude di debito e deficit e gli investimenti vanno nei porti più sicuri. Gli USA sono al tracollo per finanziarsi hanno bisogno che i loro debito venga acquistato e il principale acquirente, la Cina, si è fatto da parte da alcuni mesi. Se il denaro fugge dall’Europa e dall’Euro, unica alternativa ai buoni del tesoro americano e al dollaro, tornerà oltreoceano esattamente da dove arriva il nomignolo PIIGS, la campagna di stampa contro l’area mediterranea e probabilmente gli attacchi speculativi.
Dato che il complotto dei potenti è una categoria della realtà storica (ha ragione Voccia), si tratterebbe soltanto di capire quando questo è in essere e quando invece c’è qualche mitomane in cerca di rettiliani. In questo caso ci sono alcune evidenze che pesano sulla vita di milioni di persone e, forse, c’è persino un quando e un dove. Il quando potrebbe essere la cena dell’8 febbraio in cui 18 Hedge Funds si sono incontrati per discutere, da un punto di vista puramente concettuale, la possibilità di affossare l’Europa e l’Euro per riportare, patriotticamente, il denaro negli USA. Il dove è il Park Avenue Townhouse restaurant on Manhattan’s Upper East Side, of course…
Questo lo scenario, questi i rischi.
Cosa fa la nostra classe dirigente?
Berlusconi ha annunciato la fine della crisi nella primavera del 2009. Ha parlato di crisi psicologica, dei giornali menagrami e della necessità di tornare a spendere e coltivare un ottuso ottimismo. Ci credeva? Era soltanto propaganda? Beh,io non sono un economista e sapevo perfettamente che erano cazzate quindi, siccome da cittadino non sono tenuto a fare il processo alle intenzioni di chi mi governa (e con la scrittura reticente di Leo Strauss mi ci pulisco il culo), a quanto ne so il nostri presidente del consiglio non capisce un cazzo di economia. E se pensate che avere senso degli affari ed essere stato un imprenditore di successo voglia dire capire di economia, allora non capite un cazzo nemmeno voi.
Tremonti, che rispetto a Berlusconi è il più grande economista di tutti i tempi, ha stretto la cinghia (anche contro gli altri esponenti del governo) e preso più o meno coscienza della gravità della crisi: bene, benino o comunque poteva andar peggio. L’altro ieri il Ministro del Tesoro è andato a riferire in parlamento a proposito della crisi greca e dei suoi pericoli per l’Euro e per l’Italia. Io mi sarei aspettato un parlamento stracolmo, agguerrito, pieno di capigruppo ansiosi di prendere la parola, pronti a dichiarar battaglia o a fare quadrato intorno al paese, ai lavoratori, persino pronti ad una delle becere risse cui ci hanno a lungo abituato. Erano in 58: il Parlamento era vuoto perché sostanzialmente non gliene fregava un cazzo. Non avevano capito o non la ritenevano una questione abbastanza rilevante. Non era il lodo Alfano, non erano i problemi del Premier, non era la bozza Violante e il Circo Barnum delle riforme, non erano le case di Scajola: era soltanto il più grosso pericolo per l’Italia e l’Europa dal dopoguerra ad oggi.
Sempre la scorsa settimana mezzo Parlamento si scannava su Lazio-Inter e sull’arrendevolezza dei biancocelesti, con La Russa che è interista, Gasparri che è della Roma ed altri sconosciuti impegnati in una polemica trasversale agli schieramenti, sui mali del calcio!(*)
Il presidente Giorgio Napolitano (gli ex-comunisti andrebbero esiliati: comunista va bene, anticomunista pure, ma gli ex no vi prego, non se ne può più), dal canto suo, era impegnato a far la ramanzina a Totti per il calcione rifilato a Balotelli (sic!). Ah no… scusate, lasciava anche una mezza dichiarazione sul colpo di coda della crisi! Colpo di coda? Tranquilli ragazzi, prima di estinguersi la crisi ci sta tirando un brutto scherzetto, tra due settimane è tutto passato. Voi all’Asinara, voi all’Italtel, voi precari di tutta Italia, la bestia scalcia ma è in fin di vita…
Questa gente ha i mezzi per capire ma non ne ha la volontà , ed è quindi interamente responsabile della propria inazione politica, è tempo che gliene venga chiesto conto.
La RAI nel frattempo parla di Scajola, di Fini-Berlusconi, di Bersani, Bertolaso e, naturalmente ,di Totti. Calcio a parte sono tutti temi rilevanti, non discuto, ma è possibile che in due anni di crisi epocale non si sia riuscito a tirar su un programma di approfondimento che spiegasse alla gente che cazzo sta succedendo al loro reddito e ai loro risparmi? Un’oretta in seconda serata era chiedere troppo?(**)
Trichet, governatore della banca europea, oggi tuonava: <<E’ una crisi sistemica>>. Buongiorno mister Trichet! Ben svegliato! Vuole la colazione con le fette biscottate o le porto dei French Toast? E noi che pensavamo che fosse una turbolenza contingente di un sistema altrimenti perfetto! Per chi ci ha preso scusi? Per Alesina e Giavazzi?
E ora?
Questa notte c’è stato un summit d’emergenza tra i paesi europei indetto con la specifica motivazione di salvare l’Euro e l’Europa. Ora dovremmo tutti aspettarci che i nostri governanti si adoperino per ingaggiare un serio conflitto contro chiunque stia provocando questa situazione, usano tutti gli struimenti necessari. Sì, compresi quei servizi segreti che se devono servire soltanto a depistare indagini, rapire imam, infiltrare manifestazioni democratiche, coprire mafiosi, insabbiare stragi, incastrare politici avversi alla Presidenza del Consiglio (chiunque la occupi) e spiare illegalmente tramite aziende di TLC comuni cittadini ,sarebbe meglio allora che venissero sciolti immediatamente. Se proprio la loro funzione è necessaria che almeno ci avvertano in anticipo, se qualcuno sta realmente attentatando al nostro posto di lavoro: visto che molti di noi non hanno altro, parecchi ormai non hanno più nemmeno quello e che il lavoro sta in cima a quel bellissimo testo politico che è la nostra ,ripudiata e umiliata, Costituzione Repubblicana.
Avete voluto il potere? Usatelo per proteggerci davvero stavolta o sarete da considerare inadeguati del migliore dei casi, complici nel peggiore. Tramite elezioni anticipate o pacifiche rivoluzioni, anche il più moderato degli italiani finirà col considerare legittima la vostra rimozione come classe dirigente.
(*) Io il Calcio lo seguo, pago per vedere le partite, sono tifoso e compro persino la Gazzetta. Non è snobbismo il mio, è che ho ancora la lucidità per accorgermi che si tratta di un hobby futile e come tale va trattato, soprattutto in sede istituzionale.
(**)Niente di bolscevico, va benissimo Sebastiano Barisoni o quel ciccione che parlava mezzo inglese.