Cinegiornale 2007. Edizione Flash.

Dopo la geniale mossa del sagace Veltroni e dei vertici DS e Margherita, cioè la créme de la créme dell’intellighenzia politica progressista del paese,  sancita dallo storico atto di fondazione del Grande Partito Democratico, casa dei moderati, culla del cattolicesimo e approdo naturale di  ogni ex-comunista, oggi il paese sorride di fronte ad un’altra trionfale nascita  nel panorama politico italiano: il Grande Partito del Popolo delle Libertà.

       La costituente del nuovo partito.

Non ce ne vogliano le gentili elettrici col cuore che batte a destra(*),ma si tratta di certo di un fiocco azzurro

Forza Italia infatti si scioglierà nella nuova formazione la quale sarà formata dall’unione tra la stessa Forza Italia e Forza Italia, e darà vita ad un soggetto politico completamente nuovo con a capo, e qui forse la novità più sconvolgente,  addirittura l’illustre figura di Silvio Berlusconi. Il partito si pone fin d’ora l’obbiettivo innovativo di costituire una casa per tutti i moderati, che abbia un occhio sempre attento verso le nostre comuni radici cattoliche e rappresenti l’approdo ultimo del cammino politico di ogni ex-elettore di qualcos’altro.


Tra il nuovissimo Grande Partito Democratico, contenitore tutt’altro che vuoto ma al contrario ancora tutto da riempire,   e la nuova formazione azzurra risulterà di certo arduo il compito che attende gli italiani alla prossima tornata elettorale. Centro-destra-destra o centro-destra-centro? Come buttare giù dalla metaforica torre, nonché dagli scranni governativi, uno dei due contendenti lasciando che  precipiti nel baratro del mero parlamentarismo d’opposizione? Ad ogni fiero figlio d’Italia spezza il cuore pensare che non possano governare tutti insieme(**) ma, ahinoi,  il teatrino della democrazia ha le sue regole, se non altro formali(***), e qualcuna di queste figure cardine della repubblica dovrà essere esclusa dall’esecutivo.

La breve crisi congiunturale attraversata dal paese volge dunque al termine e a noi non resta che scegliere, nell’intimo cantuccio della cabina elettorale, la più rosea delle alternative binarie quella cioè che contrappone l’ottimo a l’eccellente, vede sfidarsi in una leale tenzone  il “meglio” e il “meglio ancora”.

Taccia ora il lugubre coro degli scontenti, tornino a nascondersi negli angusti anfratti della loro stessa iattura le schiere dei catastrofisti, ceda le armi, prona nella polvere e coperta di vergogna, l’orda ragliante del disfattismo: delle loro funebri litanie il paese ne ha avuto francamente abbastanza.

E’ dunque con una speranza nel cuore, che si fa già granitica certezza, che ci sentiamo di annunciare che  quello che stiamo vivendo è un anno luminoso, foriero di novità e buone notizie per tutti gli elettori moderati italiani. A tutti gli altri elettori invece, quelli meno moderati, si ricorda che siamo nel 2007 e, se ancora non l’hanno fatto, è giunta decisamente l’ora di togliersi dal cazzo.

 

 

(*) Come si è di recente definita la Santachè, anatomicamente invertita come prima di lei soltanto Sauzer la Fenice di Nanto:

…quell’anarchico punkabbestia di Ken Shiro è avvisato.
(**) E non si sa mai…
(***) E anche qui non si perde la speranza di poterle un giorno superare definitivamente…

Comunicazione di servizio: Splinder Night.

Il 9 Novembre si terrà a Roma la Splinder Night, una festa dove i blogger di Splinder  avranno la possibilità di incontrarsi e passare una serata insieme (una specie di club tra magnati dell’editoria di prossiam iscrizione al ROC…) Considerato che il locale scelto non è distante da casa mia probabilmente dovrei esserci anch’io: se qualcuno di voi quattro gatti che passate di qua ha voglia di approfittare dell’occasione per bere una birra insieme me lo faccia sapere.

 

Io, l’Europa e i rumeni. (I parte)

Che se ne fa la ricca e potente Europa di paesi come la Romania e la Bulgaria?  Ricordo che finchè si trattava di abbattere le frontiere per aver libera circolazione di capitali e di persone con la Svezia o con la Germania eravamo  tutti contenti, ero contento pure io. Hai presente gli svedesi? Belli, alti, biondi, civilissimi, educati, istruiti, ricchi, organizzatissimi. E le donne? Hai presente le donne svedesi? Le donne svedesi sono la fine del mondo, mi fanno impazzire. Queste gambe lunghe, slanciate, la pelle bianca, i capelli biondi e fluenti… e poi si dice che abbiano un debole per gli uomini mori e bassini. Lo dicono soprattutto gli italiani lo so, e gli italiani non sono molto affidabili su queste cose.

A sentire noi italiani tutte le donne del mondo hanno un debole per noi. Io viaggio molto e non è mica  tanto vero che ti saltanto addosso soltanto perchè sei italiano. Peccato, perchè le svedesi sono belle.

E poi Stoccolma… Stoccolma è proprio bella. Vuoi mettere quando vai a Stoccolma senza passaporto e puoi portarti via tutti i souvenir che ti pare? Vuoi mettere che se hai studiato e parli inglese puoi andare a vivere e a lavorare a Stoccolma? Anche se fa freddo la Svezia è bella, pulita e funziona tutto. I treni, gli aereoporti, gli autobus, i traghetti, lo stato sociale.

La Svezia è un orologio.

Ora io non sono razzista e riconosco ai rumeni tutte le attenuanti del caso: hanno avuto il comunismo, Ceaucescu, il giogo di ferro dell’impero sovietico, mica è tutta colpa loro, è gente che se l’è vista brutta.

Però con gli svedesi non c’è partita, vincono su tutta la linea.

[Continua…]


Tipical swedish girls supporting Sweden  football team

Io, l’Europa e i Rumeni. (II parte)

Insomma, finchè c’è da fare l’Europa Nazione con popoli più civili di noi, più organizzati e più ricchi, io la convenienza per gli italiani ce la vedo tutta.

Anche se le svedesi non ci cagano ci conviene lo stesso.

Coi rumeni è diverso, mica gli svedesi vengono qui in massa come rumeni. Poi anche se vengono gli svdesi fanno i turisti e spendono i soldi, o magari fanno gli ingegneri e ci spiegano come si fanno i telefonini che noi li sapevamo fare ma ce lo siamo scordato.

Ma i rumeni? Voglio dire l’italiano della strada che se ne fa della Romania? Con tutti i problemi che comportano l’immigrazione, la delinquenza,  le baraccopoli. 

Poi i rumeni non sono più belli di noi,  cioè anzi ci somigliano pure un pò.  Non sono  neppure tanto più educati, soprattutto quelli che vengono qua.

Qua non ci viene mica la crème dell’aristocrazia rumena, mica ci vengono i borghesi rumeni, qui ci vengono operai, delinquenti e disgraziati. Gli operai lavorano e vabè, i delinquenti delinquono e i disgraziati l’una o l’altra cosa, dipende se c’è lavoro o no.

Se di rumeni, che non sono belli come gli svedesi, ne vengono tantissimi, come sembra che stia accadendo, aumenta pure la percentuale di deliquenti e  disgraziati.  Dice che nel triveneto gli operai ci servono, ma  delinquenti  e disgraziati no, quelli ce li abbiamo già. Soprattutto delinquenti ce ne abbiamo un sacco, li esportiamo in tutto il mondo da più di un secolo.

Ora, un paese che esporta qualcosa come il grano o il petrolio non ha mica bisogno  di importarlo, stessa cosa per i delinquenti.

Noi li esportiamo da sempre i delinquenti e ci siamo pure perfezionati. Pensa che adesso vanno all’estero con la valigetta piena di soldi, con la giacca e la cravatta. Siamo così bravi che nemmeno se ne accorgono più che sono delinquenti, come il clan Di Lauro che si è comprata tutta la città di Aberdeen in Scozia. Gli scozzesi mica se ne sono accorti che erano delinquenti. Li sappiamo camuffare gli assassini, siamo furbi noi italiani. Quelli impresentabili, senza la valigetta con i soldi e che non parlano inglese, invece ce li teniamo.

Però sono delinquenti nostrani, con loro c’abbiamo una certa confidenza.

Ci facciamo affari, gli compriamo la droga, gli diamo gli appalti, gli  facciamo le interviste: sono delinquenti organizzati. Non quanto gli svedesi ma sono organizzati, mica fanno le cose alla carlona come i rumeni. 

Quelli  disorganizzati o comunque impresentabili e violenti facciamo finta di non vederli, mica li mandiamo a Stoccolma, che sennò gli svedesi si incazzano. Civilmente, ma si incazzano pure loro.

Insomma ce ne abbiamo così tanti che li facciamo pure governare, li portiamo perfino in parlamento. E’ una questione di rappresentatività.

Il parlamento deve rappresentare il popolo e se il popolo italiano c’ha tanti delinquenti, hanno diritto di essere rappresentati pure loro. Poi c’è chi dice che, in proporzione, c’è più delinquenti in parlamento   che  fuori.

Quelli che lo dicono però sono tutta gente antipolitica e io non mi fido mica tanto.

Adesso lo so qualcuno salterà sù a dire che sono delinquenti pure quei ragazzi  che ieri, a volto coperto, dopo che quel rumeno ha ucciso quella signora hanno preso altri quattro rumeni a Tor Bella Monaca e li hanno mandati all’ospedale. Qualcun’altro dirà pure che quei ragazzi oltre che delinquenti sono pure fascisti.

Ma non è mica vero. I delinquenti se la prendono con la gente per bene mica con quattro rumeni sbandati che, statisticamente, erano un po’ delinquenti pure loro.Noi gente per bene, gente italiana, da quei ragazzi non abbiamo nulla da temere, quindi piano prima di dire che erano delinquenti e magari pure fascisti. C’è da fare dei distinguo.  Erano più dei giustizieri, gente violenta sì, ma contro i delinquenti mica contro la brava gente.

Ecco sì, quei ragazzi a volto coperto non sono delinquenti, sono come Batman.


      Batman a Tor Bella Monaca mentre ripristina l’ordine costituito.