Elezioni: Vittoria della Lega? Lunga vita a Berlusconi!

Abitando in quel di Roma avrei forse dovuto seguire con attenzione lo scontro Polverini-Bonino, invece ho passato l’ultimo mese preoccupandomi dei risultati della Lega e del nord in generale. Ho detto a tutti che l’unico dato davvero interessante per il quadro politico sarebbe stato il voto leghista. Mi sono accorto con macroscopico ritardo che, a meno che le sigarette e  le pessime abitudini alimentari non facciano scempio prematuro del mio corpo, avendo Berlusconi 75 anni e io circa la metà, il cavaliere non potrà influire sul mio futuro più di quanto non abbia già fatto negli ultimi quindici anni. La cosa più interessante di questa fase dell’epopea di Berlusconi, dei suoi sodali e dei suoi oppositori è dunque capire il terreno che questi ci avranno preparato per il futuro. Una terra brulla e oscura forse, ma a mio avviso sufficientemente fertile perché vi cresca rigogliosa la pianta verdissima, rude e nerboruta della Lega Nord. Aspettavo con interesse, dicevo, i risultati dalla mitica terra di Padania, una specie di nuova Iperborea dalle cui fontane sgorga la linfa dell’Italia che verrà, eccoli:

 
Regione Europee 2009  Regionali 2010
Veneto  28,38%  35%
Lombardia  22,72%  26,2%
 Piemonte  15,6%  16,7%
 Emilia-Romagna  11,8%  13,6%
 Liguria  9,8%  10,2%
 Toscana  4,3%  6,4%
Aggiungete che alle europee 2009 la Lega in Friuli era al 17,4%, in crescita di 5 punti sulle Regionali di appena un anno prima , in più alle stesse elezioni era oltre il 14% nella Provincia autonoma di Trento. Considerate inoltre che le sole regioni Lombardia, Piemonte e Veneto, oltre a portare la maggior parte del PIL, rappresentano un terzo della popolazione italiana. Quella che ci mostra la tabella è una vittoria straripante, un’affermazione   su tutta la linea, in crescita anche nelle regioni in cui il candidato del PDL ha perso. L’unico partito di governo che cresce  in tempo di crisi e di scandali,  quando la disaffezione e la protesta hanno lasciato a casa il 33% degli italiani. Adesso in uno sforzo di fantasia neanche troppo spregiudicato, immaginate il seguente scenario nei prossimi tre anni:– La crisi economica e sociale persiste o si aggrava.
– Il 75enne al governo sparisce dalla scena nazionale per ragioni politiche, giudiziarie o dettate dall’incedere degli anni.

Problema: Come cambia il quadro politico?

La  mia opinione, su cui sono pronto a scommettere,  è che in assenza di Berlusconi il PDL si dissolverebbe come neve al sole. Un partito verticistico e incentrato su una singola personalità carismatica e politicamente vincente. Un partito scarsamente radicato sul territorio e debolmente organizzato. Un partito privo di una successione. Un partito -azienda, dove è principalmente l’amministratore delegato a produrre utili, cioè consenso. Cosa c’è oltre a Fini nel PDL dopo Berlusconi? Le uniche due figure di spicco sono Tremonti (filoleghista) e Formigoni (ciellino filocentrista) il resto sono mezze figure e lacchè: niente mischiato con nulla, come dicono in Sicilia. Nessuno che abbia la presa sulla gente, il potere economico-mediatico e la metà del carisma, negativo e populista quanto volete ma efficace a fini eletttorali,  di Berlusconi.


Dal canto suo Fini in questo momento è visto dai forzaitalioti del PDL come un nemico più infido e pericoloso di qualunque esponente del centrosinistra. Fini è già politicamente fuori dal PDL, già  coinvolto in qualcosa di nuovo e altamente confindustriale che sta fondando insieme a Montezemolo. Per completare la transizione verso un modello europeo di destra conservatrice e liberale, quale costoro sembrano voler costruire, hanno però bisogno di tempo. Di molto tempo.
Se la questione della successione si ponesse prima delle prossime politiche resta soltanto la Lega.

– La Lega di Bossi, l’alleato leale di B.
– La Lega radicata nel territorio
– La Lega che è di lotta e di governo
– La Lega che sa cavalcare di tutto, dalla crisi ai bassi istinti
– La Lega che farebbe il pieno dei voti del PDL
La stessa Lega che a quel punto avrebbe numeri da Secessione.

Attenzione non sto dicendo che attuerebbe la secessione, sto dicendo che la minaccerebbe ogni volta che la minaccia potrebbe portarle un  vantaggio politico, cioè una settimana sì e l’altra pure, come del resto ha sempre fatto quando le cose non andavano per il verso sperato.  Se isolata dal quadro politico una forza con quei numeri e quelle pulsioni, potrebbe trovare appoggio da volontà destabilizzatrici provenienti da fuori, magari dai fautori dell’Europa a due o tre velocità o forse da forze d’altro tipo.

Ho sentito esponenti del centrodestra e del centrosinistra dire che  le responsabilità di governo e il consenso,  renderanno la Lega più moderata e meno estremista.

Da quando in qua il potere in quanto tale rende le forze politiche più moderate?

Storicamente non avviene questo, avviene che forze estremiste si diano un profilo più moderato per accedere al potere, ma questo avviene prima dell’entrata nella stanza dei bottoni non dopo. Dopo non ce ne è più bisogno. Si pensi all’esperienza del Movimento Sociale italiano:

– Negli anni ottanta si riducono gradualmente le frange paraterroristiche
–  Negli anni novanta prima esce Pino Rauti e poi nasce AN, che rinnega il fascismo.
– Successivamente usciranno Storace, Buontempo detto er Pecora  e qualche altro i quali comunque, a parte qualche raro istinto nostalgico, avevano da tempo abbandonato le rivendicazioni proprie del MSI.
– Dal 2000 c’è il primo vero governo con AN ( sette mesi nel ’94 contano poco) e oggi il partito, ridotto a corrente PDL,  ha nel suo leader storico Fini un uomo che sembra rappresentare l’anima più democratica del PDL.

Quando è avvenuto questo processo nel caso della Lega? Quando è stato allontanato Borghezio? Da quando Gentilini e Prosperini  avrebbero smesso di sventolare l’omofobia, il razzismo e le Crociate? Sbaglio o l’ultima marcia di Tosi al fianco di Forza Nuova risale a meno di due anni fa? Sbaglio o l’ultima volta che non è stato al governo, cioè appena nel 2007, Bossi aveva ricominciato a parlare di “tirar fuori i fucili”? Quali contrasti aperti e quale lacerante dialettica interna al partito è nata tra costoro e l’ala cosidetta presentabile formata da i vari Maroni, Castelli e Zaia? Quando i vertici del partito avrebbero stigmatizzato le varie assurde delibere dei Comuni del bresciano? Il White Christmas era appena tre mesi fa: in cosa esattamente la Lega è più moderata di Le Pen e degli xenofobi olandesi?

Lunga vita Presidente Berlusconi (sic!), l’Italia purtroppo non è  ancora pronta ad una sua prematura, seppur allettante, scomparsa politica.  So bene che il tempo avrà ragione su di lei Presidente, ma tremo letteralmente all’idea delle truppe che verranno ad occupare la landa devastatata che  si lascerà alle spalle.

Ops… dimenticavo! Se Fini non ha probabilmente tempo di mettere in piedi una forza di centrodestra non irresponsabile, per chi come me coltivi ancora sentimenti di sinistra resta sempre  la possibilità che nel campo dell’opposizione emerga  finalmente

una forza in grado di invertire la cronica tendenza destrorsa e populista dell’elettorato.Ah! Ah! Scherzavo naturalmente, non è il caso vi illudiate ancora: ci siete già caduti troppe volte.

8 thoughts on “Elezioni: Vittoria della Lega? Lunga vita a Berlusconi!

  1. utente anonimo ha detto:

    mah.. io penso invece che al momento opportuno dopo il mercanteggiare di prassi e l'analisi del marketing il consiglio di amministrazione sceglierà Fini (se va bene) o Piersilvio (se va male, i sondaggi potrebbero dargli un minimo di possibilità come per il padre alla sua prima uscita).Fini non ha bisogno di mettere in piedi una "una forza di centrodestra non irresponsabile", dovrà solo mettere l'etichetta giusta ad un prodotto già pronto. Non c'è alcun rapporto pre-esistente, discordia, divergenza politica o valori (!) che possa impedire alla stessa massa di consensi di aggregarsi su un nuovo duce.   La Lega nelle città mi pare sia più bassa, ho la sensazione che questo sia il suo massimo se rimane su questa linea, non è sufficiente (da sola) a mettere in pratica nulla di diverso dal solito blaterare e instaurare un suo sitema di corruzione locale. Credo però che se invece qualcuno o qualcosa volesse veramente ci potrebbero portare nel giro di pochissimo tempo a spararci sul confine del po. Ma non ne hanno bisogno, e comunque la Lega sarebbe solo uno strumento non la regia o la causa.tp

  2. Aramcheck ha detto:

    >che possa impedire alla stessa massa di consensi di aggregarsi su un nuovo duce.  Berlusconi è un comunicatore eccezionale, sempre comprensibile, sempre pronto a sintonizzarsi con minimo comune denominatore della platea.Berlusconi è riconosciuto dagli imprenditori come uno di loro, brillante, che ce l'ha fatta.Berlusconi è percepito dalla gente del nord come uno di loro, un brianzolo DOC.Berlusconi "comanda lui", la sola idea che ci siano delle "correnti" nel partito non la capisce, lui ti si compra (e ha i soldi per farlo) e poi dispone. La sua gestione del potere è aziendale fondata sul principio "lavoro ben fatto" -> "gratificazione", non c'è nulla di critico e democratico nel suo rapporto coi sottoposti.Berlusconi è bravissimo  a creare "nemici": comunisti, magistrati, sinistre affamatrici.Berlusconi riesce a raccontare qualunque balla sia utile alla causa senza tradire il minimo imbarazzo, ci crede lui per primo.Berlusconi punta sulla simpatia: chi gli crede lo fa prima che abbia cominciato a parlare, non dopo.Berlusconi tratta le regole come se fossero dei complotti orditi contro di lui. Berlusconi sa usare i media come una macchina da guerra e sono suoi.Non è facile trovare un uomo del genere. Non Piersilvio credo, non Fini che è un politico come un altro e senza nemmeno molta faccia tosta.No, no, i Berlusconi non si trovano così in fretta.>Ma non ne hanno bisogno, e comunque la Lega sarebbe solo uno >strumento non la regia o la causa.Eh, ma le squadracce fasciste nacquero come strumento in chiave anticomunista e antisindacale, poi sfuggirno di mano e seppero farsi regia del paese e causa degli eventi futuri. E' una questione di opportunità storica e capacità e visti gli anticorpi…

  3. utente anonimo ha detto:

    Sei troppo ottimista :)

  4. utente anonimo ha detto:

    sei trooooooppooooo ottimista aram. ;-) Noi ancora ragioniamo su ciò che sarà, ma a volte ci sembra che alcune cose ci vadano esplicitate mentre già lo sono.

  5. Aramcheck ha detto:

    No, non ci siamo capiti: io non sono ottimista neanche per niente.Una destra in Italia c'è sempre stata e ci sarà sempre, io MI AUGURO un Fini o, nel peggiore dei casi, un accalappiapopolo berlusconoide nel dopo Berlusconi. Vincerebbe come vince berlusconi? Pazienza, gli italiani votano quello che votano.Quello che NON MI AUGURO, ma che vedo all'orizzonte, è una Lega al 60% al nord, soprattutto dopo che Berlusconi avrà finito di fare le sue "riforme".Questo per me è lo scenario peggiore, meglio Piersilvio-Fini-Montezemolo che giocano a fare la destra "moderna" piuttosto che Tosi  Re del Regno Unito di Padania con Gentilini a fare lo sceriffo di Nottingham e calderoli Gran Sacerdote, custode del feretro consacrato al Dio Po' del padre fondatore Bossi.Ma per carità…

  6. utente anonimo ha detto:

    Sei sempre troppo ottimista. Io ho il passaporto pronto, non sono un rivoluzionario partigiano e non voglio che gli alleati tornino a farci il culo, quello che vedo e non quello che sarà è il subito prima la marcia su roma, se non addirittura il subito dopo. E comunque non saprei dirti se è meglio piersilvio fini montezemolo o tosi re della padania, hai presente la parola diritti dei lavoratori? Chiunque lavora non so dire se per lui sarà meglio trattare con la confindustria o tosi. Io sono pessimista chi se la sente si prepari a tornare al ventennio chi no si faccia il passaporto al più presto.

  7. utente anonimo ha detto:

    Ecco, uno scenario pre-marcia su roma (metaforica) o pre-golpe (ci pensiamo noi a rimettere in piedi questa italia senza più uno straccio di politica, di legalità, di sicurezza ecc ecc) mi sembrano più adeguati.Ma il dramma della lega al60% e Tosi re è un dramma per chi? Per le pesone del suo regno del nord o per te che presumibilmente ti troverai sempre nel regno delle due sicilie diventate tre?tp

  8. Aramcheck ha detto:

    Per le pesone del suo regno del nord o per te che presumibilmente ti troverai sempre nel regno delle due sicilie diventate tre?Dal mio punto di vista peggiore per tutti.

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