La bagarre sull’urgentissima legge per le intercettazioni, le pene draconiane contro i giornalisti e tutta l’emergenzaprivacy, come ampiamente spiegato ad esempio da Travaglio, erano in realta’ legate alla recente desecretazione (sono atti pubblici) della seconda tranche delle intercettazioni Berlusconi-Sacca’. Le intercettazioni erano state consegnate agli avvocati e ad alcuni funzionari pubblici qualche settimana fa e bisognava dunque soltanto impedirne la pubblicazione da parte dei giornalisti. Questo fatto, di pubblico interesse, naturalmente richiedeva un provvedimento d’urgenza del governo che, ahime’, pare arrivera’ troppo tardi tanto che domani l’Espresso potra’ pubblicarle integralmente, dopo averne fornito oggi una piccola anticipazione sui principali quotidiani online. E ora? Ora la maggioranza dira’ che se a Berlusconi piace scopare la fica questi non sono affari dei magistrati (e non si puo’ che concordare) e l’opposizione fara’ ombra, che fa caldo, e poi magari promettera’ di incazzarsi in autunno. Spiace un po’ per Veronica
Lario lo sputtanamento su simili questioni e’ sempre doloroso, suppongo pero’ che la signora sia ormai ben conscia di chi ha sposato e in quanto a mediatizzazione del loro rapporto, va detto che entrambi i coniugi ci avevano gia’ messo del loro al tempo delle letterine pubbliche. Per la storia in se’ non ho nessun interesse non me ne frega un cazzo della vita privata di nessuno dei nostri VIP bellissimi e patinati, figuriamoci di quella di un vecchio di settant’anni. Interessante e’ invece il rapporto tra politica e funzionari pubblici, cosi’ come lo sono i rapporto tra il padrone di Mediaset e la dirigenza RAI quando quest’ultimo governa. Interessante e importante e’ la liberta’ della stampa e il diritto ad essere informati. Interessante e preoccupante e’ un giornalista in carcere “per aver fatto il giornalista”, indipendentemente da quanto questo mestiere possa piacerci o farci schifo.
Interessanti sono i servi, sempre.
Lo zelo e l’entusiasmo del servo sono l’architrave su cui si regge l’esistenza stessa del padrone.
Quindi interessante e’ Sacca’, non Berlusconi. Riporto l’intervista (cosi’ come compare su Repubblica) opportunamente decurtata delle sue parti inutili, cioe’ delle richieste di Berlusconi, per lasciare spazio al nocciolo della questione: l’incontinente cerimoniale denso di ossequiosi assensi del prode Direttore Generale di RAI Fiction.
B: […]
S: Sì.
B: […]
S: Sì.
B: […]
S: Ma…
B: […]
S: La chiamo…
B: […]
S: Va bene, la chiamo, la convoco…
B: […]
S: Va bene.
B: […]
S: Sì.
B: […]
S: Va bene…
E un lacche’ del genere, detto tra noi, chi non lo vorrebbe al proprio servizio?
Per quanto riguarda B. temo che qui lo si stia colpendo, come ebbe a dire lui stesso, “nella cosa cui tiene di piu'”, cioe’ la “sua immagine”. Lui pero’ su questo ha un destino segnato. L’unica sentenza cui non puo’ sfuggire riguarda la fine della sua parabola umana e politica che, se non e’ dato sapere come e quando accadra’, una cosa almeno e’ certa fin d’ora: avverra’ in diretta.
Gia’, non sembra uomo da poter finire la propria vita dietro le quinte.
Gia’, non sembra uomo da poter finire la propria vita dietro le quinte.
Pero’ in effetti dietro le quinte ci sono anche i camerini delle attricette…
L’unica cosa veramente notevole di questa storia è che il principale appoggio di Berlusconi, dopo Saccà, è uno degli Oliver Onions. Pazzesco. Berlusconi sulla Dune Baggy. Scherziamo?
Mi pare addirittura che S. dia del “lei” a B. mentre B. si rivolge ad S. con il “tu” ….
O sbaglio?
Mario
Uno degli Oliver Onions…? °_°
Eh sì, Upaut. Guido de Angelis, attualmente produttore televisivo, era uno degli Oliver Onions. Spassosissima l’intercettazione in cui il De Angelis commenta l’ultimo disco di Berlusconi, il quale lo ringrazia, per i complimenti (da cotanto spirto).
Da Terence Hill e Bud Spencer, a Orzowei e Sandokan. Guido De angelis e’ storia della musica (grazie a Scacchino che io non ne sapevo nulla).
Sei troppo giovane! :D
Io me li ricordo, ma non sapevo del tizio.
Appunto.